Di là dal fiume e tra gli alberi: la Valsesia (documentario)
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Di là dal fiume e tra gli alberi: la Valsesia (documentario)
Ai piedi del Monte Rosa si estende la Valsesia, la valle più verde d’Italia. Il documentario in onda sabato 7 marzo su Rai5 per la serie Di là dal fiume e tra gli alberi, racconta i paesaggi e gli abitanti di questi luoghi.
La Valsesia si estende ai piedi del versante sud del Monte Rosa, che le regala acqua e turismo. Grazie allo scioglimento dei nevai invernali e ad un clima estremamente piovoso durante il periodo autunnale, nel periodo estivo gode di una rigogliosa vegetazione, tanto da essere considerata la valle più verde d'Italia. In effetti, i paesaggi innevati e il calore delle persone incontrate nel documentario regalano un quadro unico, fatto di colori forse a volte un po’ troppo bianchi o un po’ cupi, ma certamente ravvivati dal grande e variopinto spirito dei valsesiani, nonché degli animali che abitano la valle.
A ridosso del Rosa si respira un clima alpino, sia per l'altitudine che per le caratteristiche case di Alagna, un paese che conserva gelosamente le tradizioni di una popolazione germanica, i Walser, che hanno lasciato tracce di una civiltà unica e inimitabile. Un popolo che durante il Medioevo, approfittando dello scioglimento dei ghiacciai, è arrivato qui in cerca di nuove terre e si è stanziato ad altitudini in cui mai nessuno avrebbe scelto di vivere, affrontando una quotidianità difficile e povera a quota duemila metri, come testimoniano le loro tipiche case in legno che Alagna preserva con cura.
Scendendo verso la bassa valle sono molti i paesi e le frazioni che caratterizzano la Valsesia. Purtroppo sono paesi ormai poco abitati. Un tempo meta estiva di villeggiatura di molte famiglie nobili della provincia, oggi, anche se costruiti in zone impervie, ancora si inseriscono perfettamente nell'ambiente circostante donandogli l'aura quasi fatata di una gloria ormai tramontata.
C'è infine Varallo, capitale storica, fulcro della cultura e della religiosità della valle. Il Sacro Monte o il grande teatro montano, come Giovanni Testori lo definì, ne testimonia lo spirito religioso. Ma la cittadina è anche animata da un giovane movimento culturale che la rende viva e attuale al tempo stesso.
(dalla redazione Rai)
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