La Grande Storia: quasi amici
Adesso in tv: Documentario
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La Grande Storia: quasi amici
09/07/2020 - Terzo appuntamento, venerdì 10 luglio in prima serata su Rai3, con La Grande Storia. Attraverso immagini esclusive, le voci dei protagonisti e dei grandi storici, nei luoghi che hanno fatto il Novecento e non solo. Con il racconto in studio di Paolo Mieli e i servizi dell'inviato nella storia Fabio Toncelli, una serie di documentari inediti per raccontare i grandi eventi che hanno fatto il nostro tempo.
Quasi amici è il titolo della puntata che racconta il rapporto tra Benito Mussolini e Adolf Hitler. Si sono incontrati ben 17 volte. La prima a Venezia, nel 1934, Mussolini in smagliante divisa, Hitler con un modesto impermeabile. L’ultima, dieci anni dopo, quando il Duce è un cadavere vivente, diventato ostaggio del Führer. Nel mezzo, una guerra disastrosa, ma anche i sogni di grandezza, le immense sfilate, le accoglienze imperiali. E sempre, l’ammirazione infinita del dittatore tedesco verso il suo maestro italiano. È stata un’amicizia? O l’inevitabile alleanza tra due dittatori?
Stalin e Mussolini, invece, non si sono mai incontrati. Eppure, incredibilmente, di rapporti tra Italia fascista e Russia dei soviet ce ne sono stati, e tanti. Tra le prime nazioni, già nel 1924 l’Italia riconosce ufficialmente l’Unione sovietica. Nel 1929 l’ex squadrista Italo Balbo viene accolto con tutti gli onori a Odessa, sul Mar Nero. Umberto Nobile costruisce dirigibili per lo stato sovietico. Mentre Giovanni Agnelli senior realizza la più grande fabbrica di cuscinetti a sfera del mondo proprio a Mosca. Fino alla guerra civile spagnola nel 1936, quando lo scontro diventerà diretto, ideologico, insanabile.
La puntata prosegue con un ritratto di Maria José, principessa del Belgio, un piccolo Paese sempre sotto la minaccia del potente vicino tedesco. Il suo destino sarà ritrovarsi, come moglie di Umberto, il futuro Re d’Italia, a essere alleata di chi ha occupato il suo Paese e imprigionato Re Leopoldo, suo fratello. Maria José, la principessa liberale, ostile al regime fascista, nemica della Germania nazista. Quando l’alleanza tra le due dittature si salderà sempre di più, sarà lei a ordire una congiura per rovesciare Mussolini.
Infine, si parlerà di un’altra guerra, parallela a quella conosciuta, la guerra tra i gerarchi nazisti che si sono impadroniti dei grandi capolavori dell’arte italiana e coloro che hanno lottato per proteggerli, difenderli, e infine recuperarli. Una guerra che ha come epicentro la culla del Rinascimento, Firenze. e in particolare gli Uffizi. E un protagonista a metà tra lo storico dell’arte e lo 007, Rodolfo Siviero. È la guerra dell’arte, una guerra che ancora non è finita.
(comunicato Rai)
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