In scena: ritratto di Ferrara ebraica (intrattenimento)
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In scena: ritratto di Ferrara ebraica (intrattenimento)
Ferrara, grazie alle politiche di tolleranza condotte dai Signori Estensi nel ‘500, da subito diventa luogo di incontro e di scambio per gli ebrei italiani e sefarditi fuggiti dalla Spagna e dal Portogallo. Un luogo che si caratterizza per la contaminazione di modelli culturali, filosofici e religiosi, di comunità composte da radici cosmopolite, la cui ricca produzione culturale nei secoli, ha dato un grande contributo alla crescita dell’intero paese. Non a caso il Museo nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, nasce a Ferrara e oggi è laboratorio di idee e riflessioni aperto a tutti sull’ebraismo italiano, testimonianza delle vicende che hanno caratterizzato la bimillenaria presenza ebraica nel paese.
Una città e un luogo che Bruna Bertani racconta in Ritratto di Ferrara ebraica, che Rai Cultura propone sabato 1 febbraio su Rai5. Non un documentario storico e neppure una cartolina che invita al viaggio, ma una raccolta di volti, voci, luoghi, giardini e mura, di ricordi di prove dolorose cui la storia ha costretto uomini e luoghi, ma anche di ricordi commossi e affettuosi di tradizioni e di antiche famiglie. Sono 800 anni che gli ebrei sono a Ferrara, dice uno degli intervistati ed è una storia mutata negli anni a seconda dei periodi storici: dalla politica di integrazione degli estensi alla segregazione in ghetto, dall’equiparazione dei diritti con l’Unità d’Italia alle leggi razziali e alla tragedia della Shoah.
Il documentario racconta anche l’osmosi creativa con il Museo nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah e sottolinea l’importanza della presenza di una comunità così antica e ricca di fermenti culturali, la storia di un dialogo a volte felice a volte drammatico tra una minoranza e le istituzioni del nostro paese. Tutto questo accompagnando la scoperta dei luoghi fisici e poetici della Ferrara ebraica con le parole di Giorgio Bassani e del suo Romanzo di Ferrara.
La narrazione è affidata anche alle voci di esperti tra i quali il rabbino capo della comunità Rav Luciano Meir Caro, la direttrice del Meis Simonetta Della Seta e il presidente Dario Disegni, Sharon Reichel, studiosa di ebraismo e arte e curatrice delle mostre del Meis. Con loro, alcuni membri della comunità di Ferrara, storici dell’ebraismo e dell’architettura, ed esperti di quella mistica ebraica che arrivò in Italia attraverso i maestri presenti a Ferrara.
(dalla redazione Rai)
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