Oylem Goylem (intrattenimento)
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Oylem Goylem (intrattenimento)
Quattro appuntamenti con il teatro di Moni Ovadia, ideatore, regista, attore e capocomico di un teatro musicale assolutamente peculiare. È il ciclo di spettacoli che Rai Cultura dedica all’artista ogni sabato su Rai5. Filo conduttore degli spettacoli, ma anche della vastissima produzione discografica e libraria di Ovadia, è la tradizione composita e sfaccettata, il vagabondaggio culturale e reale proprio del popolo ebraico, di cui egli si sente figlio e rappresentante, quell'immersione continua in lingue e suoni diversi ereditati da una cultura che le dittature e le ideologie totalitarie del Novecento avrebbero voluto cancellare, e di cui si fa memoria per il futuro. Primo appuntamento è lo spettacolo Oylem Goylem, in onda sabato 4 febbraio su Rai5.
La lingua, la musica e la cultura Yiddish, quell'inafferrabile miscuglio di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno, la condizione universale dell'Ebreo errante, il suo essere senza patria sempre e comunque, sono al centro di Oylem Goylem. Si potrebbe dire che lo spettacolo abbia la forma classica del cabaret comunemente inteso. Alterna infatti brani musicali e canti a storielle, aneddoti, citazioni che la comprovata abilità dell'intrattenitore sa rendere vivaci. Ma la curiosità dello spettacolo sta nel fatto di essere interamente dedicato a quella parte di cultura ebraica di cui lo Yiddish è la lingua e il Klezmer la musica.
Autore e interprete di Oylem Goylem è lo stesso Ovadia. Accanto a lui, i musicisti danno vita ad una rappresentazione basata sul ritmo, sull'autoironia, sull'alternanza continua di toni e di registri linguistici, dal canto alla musica; una grande carrellata di umorismo e chiacchiere, battute fulminanti e citazioni dotte, scherzi e una musica che fa incontrare il canto liturgico con le sonorità zingare. Uno spettacolo che sa di steppe e di retrobotteghe, di strade e di sinagoghe. Tutto questo è ciò che Moni Ovadia chiama il suono dell'esilio, la musica della dispersione, in una parola della diaspora. La musica Klezmer deriva dalle parole ebraiche Kley Zemer, che si riferiscono agli strumenti musicali (violino ed archi in genere e clarinetto) con cui si suonava la musica tradizionale degli Ebrei dell'est europeo a partire all'incirca dal XVI secolo.
(dalla redazione Rai)
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