Di là dal fiume e tra gli alberi: l'isola di Stromboli (documentario)
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Di là dal fiume e tra gli alberi: l'isola di Stromboli (documentario)
C’è un punto in mezzo al Mediterraneo in cui aria terra fuoco e acqua si incontrano per dare spettacolo. È l’isola di Stromboli, protagonista del documentario in onda domenica 15 novembre su Rai5 per la serie Di là dal fiume e tra gli alberi. Per secoli, i marinai che solcavano queste acque l’hanno chiamata il Faro del Mediterraneo, perché le fiamme, lassù, indicavano la rotta alle navi nelle notti senza stelle.
Stromboli non è un’isola come le altre. È la parte emersa di un vulcano che da centinaia di migliaia di anni non smette di eruttare. Per chi oggi vive alle sue pendici, l’isola è una fonte inesauribile di energia, una bolla fuori dal tempo. Una perla nera con il cuore di fuoco. Stromboli non ha un porto e ogni mattina le barche devono essere spinte a mare, proprio come si faceva una volta. I pescatori Gaetano Cusolino, Mario e Nino Caccetta, vivono qui ormai da generazioni e i loro volti parlano della vita dell’Isola più dei loro racconti. A pochi passi dal punto di attracco dei traghetti, invece, c’è il centro vulcanologico dove Giovanni Giuffrida spiega cosa significa vivere su un vulcano attivo.
A pochi passi dal molo, Salvatore Zurro Utano, un ex pescatore ora diventato chef, nel suo ristorante trasforma l’energia di Stromboli in piatti di mare, mentre alle pendici del vulcano, in un piccolo angolo di paradiso, vive David McGill, un giardiniere australiano che da 30 anni vive a Stromboli e cura la grande varietà di piante che beneficiano della terra vulcanica, ricca di sali minerali.
Quasi cent’anni fa, una malattia della vite della Malvasia fu tra le cause che spinse gli strombolani a fare il viaggio di David, ma al contrario. Moltissimi emigrarono in Australia. Tra questi c’era anche la famiglia di Vincenzo Cusolito che, con il figlio, sta portando avanti un grande progetto, ricominciare da dove tutto si era fermato, ripiantare ceppi di quella vite in grado di resistere alla peronospora e produrre Malvasia.
Una parte della storia è dedicata alla squadra di calcio non professionista più elegante d’Italia. Nonostante militi in terza categoria e sia costretta a prendere il traghetto per ogni trasferta, la squadra dello Stromboli Calcio ha la fortuna di indossare delle divise disegnate da Giorgio Armani, anche lui amante dell’isola.
Altri protagonisti della puntata sono lo scultore Salvatore Russo, che trasforma i lapilli del vulcano in opere d’arte, l’architetto Mischa Werner, la guida ambientale Beatrice Fassi, gli imprenditori Paolo Sforza e Massimiliano Cincotta, il musicista Nino Utano, Giovanni Tortori, che con il suo gommone ci accompagna a Ginostra, il paese sul lato meno conosciuto dell’isola, la farmacista Francesca Simone e Fabio Bolognesi, un nomade digitale.
(dalla redazione Rai)
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