DO PASI PER VERONA RAITRE

Do pasi per Verona, prossime programmazioni

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2025
  • Documentario | Do pasi per Verona
    In onda il 12/08/2025 dalle 16:05 alle 17:05

  • Do pasi per Verona (documentario)

    Bella, famosa, romantica. La città dell’amore è conosciuta soprattutto per il balcone di Giulietta, dal quale lei si affacciava al chiaro di luna per giurare amore eterno a Romeo e che ancora oggi attira turisti da ogni parte del mondo, pronti a fare file chilometriche pur di transitare nel luogo simbolo della tragedia shakespeariana. Un luogo e una città al centro del documentario Do Pasi per Verona, in onda martedì 12 agosto su Rai5.

    C’è la Verona dei romani, degli Scaligeri, dei veneziani e degli austriaci. E da più di vent’anni è Patrimonio Unesco per i suoi 11 km di cinta muraria, stratificata dalle diverse dominazioni. C’è la Verona di Dante, quella di Salgari e ovviamente quella di Giulietta e Romeo. Quella del centro storico, con l’Arena e quella di Veronetta, al di là dell’Adige.

    Ma c’è anche la Verona del teatro e quella delle maschere, fuori e dentro il Carnevale. Quello veronese è in assoluto uno dei più antichi. Lo organizza ogni anno il Comitato Bacanal del Gnoco e culmina nella sfilata dell’ultimo venerdì prima della Quaresima, con lunghi cortei e l’elezione del Papà del Gnoco, la figura più importante della parata: un uomo anziano, rubicondo e con una lunga barba bianca.

    Una maschera nata nel quartiere di San Zeno, dove nell’imponente basilica benedettina sono conservate le spoglie del patrono della città, africano della Mauritania. Da qui il rapporto insolito con la cultura africana, incarnata dai missionari comboniani fondatori nel 1883 della rivista Nigrizia, dedicata al continente africano e agli africani di tutto il mondo. Non a caso, oltre ad un Museo Africano, permanente, tutti gli anni si tiene un Festival del Cinema Africano.

    C’è poi la Verona dei matti, che sanno e dicono di esserlo. La Verona tradizionale, chiusa, e quella del melting pot, aperta. Quella delle mappe e dei giochi da strada. La signorile e la popolare. Perché dietro questa parvenza di città così perfetta e incredibilmente bella, Verona nasconde moltissime contraddizioni, come se volesse celare la sua vera anima dietro le tante maschere a sua disposizione. In primis, il famoso balcone che in realtà è un falso storico, costruito soltanto nel 1935, secoli dopo l’ambientazione della tragedia shakespeariana.

    E così, tra la ricerca di un souvenir da comprare, un lucchetto da attaccare su un ponte per sancire un amore eterno, un pandoro acquistato all’ultimo minuto, ci si accorge subito che la vera anima della città, il fulcro dinamico delle nuove tendenze, si trova sulla rive gauche dell’Adige, a Veronetta. Chiamata in senso dispregiativo dai francesi Veronette, il quartiere, degradato e malfamato fino a pochi anni fa, ha subito un velocissimo processo di gentrificazione, grazie anche all’Università di Santa Marta che rappresenta un polo di aggregazione per moltissimi studenti. Abitato da intellettuali, ma anche da giovani e comunità provenienti da tutte le parti del mondo, Veronetta si presenta come un quartiere vitale, dinamico, con il suo bellissimo Teatro Comploy e i suoi bar e ristoranti, non solo mordi e fuggi, ma anche esempi di gastronomia di altissimo livello.

    (dalla redazione Rai)

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