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La vera natura di Caravaggio - Lo scandalo della verità (documentario)

Negli ultimi anni della sua esistenza, Caravaggio dipinge quadri tragici, notturni e senza speranza, che lasceranno un’eredità profonda nella pittura europea degli anni successivi. Proprio con queste opere si chiude la serie La vera natura di Caravaggio, in onda venerdì 16 agosto su Rai5.

Alla fine del 1609, Caravaggio torna a Napoli, dove viene aggredito e sfigurato. Il suo umore è sempre più nero, ma la speranza di tornare a Roma lo aiuta a continuare nel lavoro. Dipinge una Salomé con la testa del Battista che finisce nelle mani del Viceré per approdare a Madrid, e una Annunciazione, che oggi è a Nancy. La materia pittorica sembra sfaldarsi, prevale il nero. Come nel Martirio di Sant'Orsola di Palazzo Zevallos, o nella Negazione di Pietro.

In primavera, Caravaggio si imbarca per Roma. Arriva a Palo laziale, dove viene arrestato e poi liberato. Solo e malato, giunge a Porto Ercole, dove muore il 18 luglio del 1610. Le opere che doveva donare al papa tornano a Napoli. Tra queste una Maddalena penitente, che conosciamo in copia, un San Giovanni Battista e un Davide con la testa di Golia, entrambi alla Galleria Borghese. Nel Davide, il pittore presta il suo volto al gigante, la cui testa, appena tagliata, pende nelle mani di un carnefice giovane e triste. È l’ultimo autoritratto di Caravaggio, l’artista che aveva fatto dell’aderenza al dato naturale la sua cifra stilistica e che, contro ogni convenzione, aveva avuto il coraggio di dire sempre la verità, a qualunque costo.

(dalla redazione Rai)

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