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10/05/2025 -Â Mario Tozzi e le sue incursioni nel passato, nel presente e nel futuro della vita dei Sapiens saranno di nuovo in onda su Rai3 a partire da sabato 10 maggio con sei nuove puntate.
Perché a Valencia gli argini e le opere non hanno fermato l’alluvione? Pulire il greto dei fiumi, tagliare gli alberi in riva, costruire dighe e barriere consente di resistere meglio alle inondazioni? Oggi accadono più eventi meteorologici a carattere violento rispetto al passato? E dipendono dalla crisi climatica attuale o ci sono altre concause? Riportare i fiumi in condizioni naturali mitigherebbe il rischio idrogeologico o è solo questione di cemento? Perché si resta sempre sorpresi di fronte a una alluvione? Questi sono solo alcuni degli interrogativi sui quali si concentrerà la prima puntata di Sapiens - Un solo pianeta intitolata Sottacqua.
È il 29 ottobre del 2024. Nella provincia di Valencia, in Spagna, spira vento di burrasca, piove ininterrottamente per ore, quattro fiumi esondano e il territorio viene sommerso sotto metri di acqua e fango. In un giorno cadono 772 millimetri di pioggia, l’equivalente di un anno. Il bilancio è terribile, oltre 200 le vittime, decine di migliaia gli sfollati, i sopravvissuti restano isolati per giorni e per chi sopravvive il disastro viene dopo. Nel pomeriggio di quel giorno la portata delle piogge diminuisce e il governo regionale rassicura la popolazione. Poi cala un silenzio assordante e l’allerta della Protezione Civile sui telefoni dei residenti arriva solo alle 20 quando ormai il danno è fatto.
Soltanto un problema di comunicazione? Anche ma non solo. La realtà e molto più complessa. Per ricucire l’anatomia di un disastro, per capire perché accadono eventi come questo e cosa si può fare per evitare che si ripetano, a pochi mesi dall’alluvione Mario Tozzi è andato nei territori colpiti: a Chiva, dove il Rambla del Poyo è esondato, lasciando dietro di sé una scia di distruzione visibile ancora oggi; a Paiporta, epicentro dell’alluvione. Poi è arrivato a Valencia, una città costruita sul fiume, il Turia, il cui corso è stato deviato dopo la tragica alluvione del 1957.
È stata documentata la scia di distruzione che ha lasciato dietro di sé quell’evento e ascoltate le testimonianze di soccorritori e sopravvissuti che hanno raccontato storie dal fango e storie di solidarietà . Era accaduto anche in Emilia-Romagna nel 2023, quando un’alluvione aveva fatto 17 vittime e poi ancora nel 2024. L’Italia non è nuova a eventi estremi che sono anzi in crescita: nel 2015 sono stati 60, l’anno scorso 351.
Per prevenire che disastri come quelli di Valencia o dell’Emilia-Romagna si verifichino ancora occorre trovare soluzioni che indaghino le cause che vedono i sapiens come responsabili. Innanzitutto, sfatando false idee sulla gestione dei corsi d’acqua. Dragare i fiumi, alzare gli argini, tagliare la vegetazione sulle sponde, costruire dighe non sempre aiuta anzi può essere controproducente. È stato maltrattato fino all’inverosimile il territorio costruendo infrastrutture e abitazioni, è stato invaso con asfalto e cemento rendendo le superfici impermeabili mentre il fiume va lasciato il più possibile libero. Occorre rinaturalizzare i fiumi che sono stati tombati o deviati, evitare di costruire nelle vicinanze, tenersi a debita distanza. Occorre preferire opere elastiche, è indispensabile migliorare i sistemi di allerta e promuovere una cultura del rischio fra la popolazione.
I fenomeni meteo possono essere naturali ma le cause profonde che li rendono così distruttivi non lo sono. Se in cielo e in terra l’acqua sta aumentando la sua capacità distruttrice la colpa non è degli ambientalisti ma del cambiamento climatico: il 2024 è stato l’anno più caldo di sempre e da quando si misurano le temperature l’aumento medio in superficie è stato di 1,5 gradi. Bisogna fermarsi fino a che si è in tempo. Non si ipotizza un futuro drammatico. Siamo già dentro.
In apertura di puntata, nello spazio dedicato ai Dialoghi di Sapiens, lo scienziato Mario Tozzi converserà con l’umanista Pietrangelo Buttafuoco sui temi della serata.
(comunicato Rai)