Lo stato dell'arte: l’anonimato su internet è libertà o inciviltà?
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Lo stato dell'arte: l’anonimato su internet è libertà o inciviltà?
02/03/2016 - Sui social network capita spesso di discutere con persone che nascondono il proprio volto dietro passamontagna digitali, nomi d’arte e fotografie di fantasia. Si tratta davvero di un’espressione di libertà oppure piuttosto di una mancanza di rispetto nei confronti degli interlocutori, e di una mancata assunzione di responsabilità che inquina il dibattito pubblico?
A Lo stato dell’arte, il programma di Rai Cultura in onda giovedì 3 marzo su Rai5, Maurizio Ferraris ne parla con Juan Carlos De Martin, docente di automatica e Informatica del Politecnico di Torino, e Luca De Biase, giornalista e scrittore, responsabile di Nòva24.
Secondo Juan Carlos De Martin, l'anonimato in rete è una forma di libertà. Il motivo è lo stesso per cui l’anonimato e la segretezza del voto sono importanti: garantiscono l’autonomia. In rete, l’anonimato crea spazi protetti per discutere idee nuove, e funge quindi da garanzia per questa importante funzione culturale-sociale.
Luca De Biase sottolinea, invece, come l’anonimato possa anche agevolare comportamenti criminali o antisociali. L’anonimato dovrebbe quindi decadere davanti alle indagini di polizia e magistratura. E le piattaforme dovrebbero evolvere, presentandosi meno ambiguamente agli utenti, rendendo sempre chiaro quale sia la regola: anonimato o trasparenza.(comunicato Rai)
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