Sei giorni, la guerra infinita (documentario)
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Sei giorni, la guerra infinita (documentario)
In soli sei giorni, fra il 5 e il 10 giugno 1967, una guerra lampo stravolgerà gli equilibri del Medio Oriente, modificherà lo sguardo del mondo sul progetto sionista e sulla tragedia ebraica del Novecento e imporrà all’attenzione generale l’esistenza di una questione palestinese. Ma soprattutto, inizierà il conflitto politico e religioso che è alla base di quel radicalismo con cui ancora oggi siamo costretti a confrontarci. Rai3 ha affidato il racconto di una vicenda che cinquant’anni fa ha diviso il mondo e ha cambiato la storia a Gad Lerner, nello speciale Sei giorni, la guerra infinita, in onda lunedì 29 maggio su Rai3.
Il minuscolo Stato d’Israele, circondato da eserciti arabi che ne minacciano la distruzione violenta, reagisce con una spettacolare offensiva. Al termine di quella guerra Israele avrà triplicato l'estensione del suo territorio e si imporrà come principale potenza militare della regione, capace di far fronte, contemporaneamente, agli avversari della coalizione araba, Egitto, Siria, Giordania, Iraq. Ma la Guerra dei Sei giorni, cinquant’anni dopo, non è ancora finita. Perché da quei giorni inizia l’occupazione dei territori palestinesi e con la riconquista della Città Vecchia inizia anche la trasformazione di un conflitto nazionalista in una lotta tra radicalismi religiosi.
Gad Lerner racconta i giorni di cui fu anche testimone diretto. Tredicenne, nell’estate del 1967 a un mese dalla guerra, compie con il padre un viaggio in Israele. Non immagina che le conseguenze di quel conflitto saranno ancora visibili oggi. Per raccontare quei giorni, Lerner è tornato in Israele dove ha intervistato, tra gli altri, lo scrittore David Grossman, e in Egitto, dove si è confrontato con Jean, la vedova del presidente Anwar Sadat.Anche in Italia la Guerra dei Sei Giorni suscitò emozioni, divisioni nell’opinione pubblica e durissime polemiche politiche. Lo speciale di Rai3 ripercorre le pagine del racconto televisivo degli eventi affidato a Arrigo Levi, che Lerner ha incontrato a Roma. La lacerazione del rapporto storico fra ebrei e sinistra. La scoperta della questione palestinese. E poi, l’impatto sulla sinistra italiana. Il Pci, da Pajetta a Maurizio Ferrara, che si schiera con l’Unione Sovietica contro l’imperialismo sionista. Pier Paolo Pasolini, che invece critica la posizione filo-palestinese. Così come Umberto Terracini, unico e solitario dissidente tra gli alti dirigenti del Pci.
Tra rievocazione storica con materiali di repertorio e testimonianze di oggi, Lerner racconta le metamorfosi del sionismo e del nazionalismo arabo generate da quell’evento di cinquant’anni fa.
(dalla redazione Rai)Documentario adesso in tv
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