Professione Pilota (documentario)
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Professione Pilota (documentario)
Siamo nel 1949, la storia inizia qui. Ci sono poche immagini, vecchie foto sbiadite, e si corre con motociclette dell'anteguerra (Gilera, Guzzi, Velocette) tutte a 4 tempi. Nel 1957 sulla scena irrompe uno dei personaggi più amati del mondo delle due ruote: Mike Hailwood. Ma negli anni 60' arriva Giacomo Agostini a contrastare la supremazia di Hailwood, un'intuizione del Conte Domenico Agusta che voleva a tutti i costi un pilota italiano. Soprattutto credeva nelle sue qualità, voleva affiancarlo a Mike Hailwood per farlo crescere e fare da spalla al grande campione. Ma Agostini non ha mai recitato quella parte. Si è imposto subito come l'astro nascente del motociclismo e Hailwood passa alla Honda. La supremazia di Agostini finisce nel 1973, quando sulla scena irrompe un nuovo grande personaggio: l’inglese Phil Read.
Nel 1978 il ritiro di Agostini. Due i candidati a sostituirlo nel cuore degli italiani. Marco Lucchinelli e Virginio Ferrari. Ma il loro momento però non era ancora arrivato, il mondo era intento a celebrare il primo pilota americano a vincere il titolo nella classe 500: Kenny Roberts. Quest'ultimo è stato sempre fedele alla Yamaha, che lo fece esordire nel mondo del motociclismo nel 1974. Indimenticabile il modo di festeggiare le vittorie: un giro di pista su una ruota, impennando per salutare ed esaltare il pubblico. Anche per questo lui, per tutti, era Kenny "il marziano". Per proteggersi, in quel periodo non esistevano le saponette, applicava del nastro adesivo sulla tuta.
(dalla redazione Cielo)
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